IL PTC – PERCHÉ IL TUO (PRESUNTO) PERSONAL TRAINER È UN CO***ONE IN 10 PUNTI +1

Sembra che, negli ultimi anni, il fiorire di corsi per Personal Trainers abbia permesso a sempre più persone di mettere nel proprio nome su facebook l’acronimo “PT”. Panettieri, ingegneri, muratori, avvocati, tutti adesso possono essere PT!

E io, nel mio piccolo, sono anche d’accordo, la cultura dovrebbe essere libera, sottolineata dalle competenze non da titoli di studio comprati a 2000€ all’anno. Il problema nasce quando al PT si aggiunge essere anche un coglione, non avere una professionalità, oltre che non avere competenze.

Pur non volendo questa lista essere del tutto esaustiva, analizziamo alcuni dei tratti, riferiti da clienti in questi anni, del Personal Trainer Coglione, di seguito PTC, come riconoscerlo e capire come e perché starne alla larga.

1. “Vai vai vai, ancora una” “Non mollareeee” “Alza la testa, schiena dritta!”

Hai mai sentito queste frasi? Magari urlate in mezzo a una palestra piena di gente? Praticamente un Occhio di Bue su di te, che non solo devi soffrire sotto il peso di schede non proprio leggere e che danno anche risultati un poco lenti, ma devi anche sentirti sotto gli occhi di tutti, solo per fare pubblicità a lui/lei che possa recuperare altri clienti livello “Piazzetta”, dove più urli e sei appariscente più sei importante. Giusto per sottolineare che non sei tu il centro dell’allenamento, ma la sua figura. Sei una Escort del tuo PTC, e paghi anche! E magari, i risultati non arrivano!

Questo è solo il PRIMO degli atteggiamenti da PTC standard che ci sono in giro. Già qui dovresti pensare che rivolgerti a uno di questi soggetti sia una pessima idea, ma per tua (s)fortuna ne ho altri 9 (+1)!! Ovviamente, se non hai voglia di spaventarti (ma anche ridere tanto), passa oltre e semplicemente contattaci, saremo in grado di dimostrarti che non siamo PTC!

2 “20€ all’ora, me li dai dopo la lezione volta per volta”

Come una nonna che dà la paghetta al nipotino, 20-30€ a lezione, dati negli spogliatoi in mezzo a gente che si lava o parla, o magari all’ingresso della sala pesi. Ho visto le stesse cose guardando Gomorra. E sempre senza fattura o scontrino, sia mai che paghino le tasse come i professionisti. Il PTC non ha una posizione fiscale, non vede il tuo benessere come prioritario, pensa solo a prendere due spicci per arrotondare il RDC o il suo stipendio se lavora (ovviamente in un altro campo) e usa i tuoi risultati per vendersi ad altri ignari “polli da spennare”.

Pretendi sempre la fattura per i servizi professionali. Se non te la fa, al 99.99% è un PTC!

3. “Ti ho fatto la nuova scheda” “invece degli squat, facciamo leg press, che non carica la schiena”

Prima opzione: Viene dalla sala pesi, il PTC…

Ha la scheda scritta, forse per te. Se non è la fotocopia di quella che gli fa il suo PTC (perché anche i PTC hanno i loro PTC) per prepararlo a qualche gara che non farà mai.

Il lavoro del Vero Personal Trainer dovrebbe essere un lavoro altamente specializzato, personalizzato alla follia e atto al raggiungimento del tuo obbiettivo. La cosa fantastica è che vedi una marea di PTC fare SEMPRE gli stessi esercizi con tutti loro clienti, creando schede da 90 minuti. E manco lo nascondono, facendo video sui social in cui si vanta del suo lavoro.

Utilizza molto le macchine isotoniche, ma è come se un calciatore giocasse a Fifa, o un cuoco usasse solo il Bimby. Le macchine isotoniche, utili in alcuni momenti di un percorso, sono il modo più comune per il PTC di appaltare il proprio lavoro (osservare, correggere, adattare) a delle macchine. Praticamente invece di “perdere tempo” a studiare il modo migliore per far muovere il tuo corpo, tira giù un programma simile “a quello che seguo in sala il lunedì mercoledì e venerdì tanto sono simili”, facendotelo pagare appunto 10 volte quello che paghi per entrare in palestra. Come quando vai al Sushi All You Can Eat a Capodanno, spendendo 50€ per mangiare quello che in genere costa 15€, perché “c’è il panettone e lo spumante”. Solo in questo caso “Panettone e Spumante” sono esercizi con Kettlebell e altri attrezzi che non sa usare, e ancora meno insegnare.

Pensa quanto ti potrebbe costare sbagliare i movimenti e dover andare per mesi da qualche tipo di Fisioterapista/Osteopata. Ovviamente senza smettere di allenarti perché “ti scade l’abbonamento”. Un cane che si morde la coda.

Seconda opzione: viene dai corsi commerciali delle GloboGym.

Anche se sembra preferibile, questa categoria di PTC è la più subdola. In generale per fare corsi in palestra bastano corsi di 1 giorno e un po’ di esperienza nel socializzare. Vale il discorso fatto precedentemente per il PTC della sala pesi, con una differenza: se sei il miglior coach certificato Zumba non sei un personal trainer, sei uno che fa Zumba; se hai il certificato della CrossFit, sei uno che fa CrossFit. E no, il Pilates non è Personal Training, se non lo adatti alle persone, anche se ti pagano il doppio delle lezioni di gruppo.

Il PTC dei corsi fa solo una cosa, e proprio come nel caso del PTC della sala, aggiunge un po’ di macchine isotoniche al proprio programma che ha fatto nei corsi in palestra per fare l’esotico. E, abituato a grossi numeri a lezione, non si rende conto delle correzioni che deve fare al singolo durante una lezione Personal, diventando prolisso e spesso demotivante.

Diciamo che generalmente, il PTC tende a voler sembrare bravo ad ogni costo, anche a discapito della tua salute. Quante volte pensi che alcuni PTC abbiano caricato un bilanciere un po’ di più per vantarsi sui social dei carichi dei clienti?

Un Personal Trainer Professionista non fa queste cose, perché il protagonista dell’allenamento è sempre e solo chi si affida a lui!

4. “eeeeh, le palestre sono chiuse, aspettiamo”

Durante la pandemia è sparito e non ti ha seguito. Vuoi perché non avendo una posizione fiscale non sta lavorando e quindi non ha potuto spostarsi in zona rossa, vuoi perché senza le macchine isotoniche non sa cosa fare. Salvo poi, dopo aver visto qualche influencer fare cagate sui social, proporre allenamenti idioti con bottiglie di plastica, passando da “la ghisa rende forti” a “usa le bottiglie da mezzo litro” per gli stessi esercizi, sottolineando che non allenano la persona, ma l’esercizio. Posso solo spingerti a pensare a cosa produce un allenamento così sul tuo corpo, perché cosa fa al tuo portafogli lo sai già!

5. “la palestra costa 10€ a ingresso” “elimina i carboidrati e alza le proteine” “Codice sconto PTC10”

La supercazzola del risparmio: i costi a cui non pensi ma che arrivano, eccome se arrivano. Paghi per la lezione, ma anche per la palestra, creando una illusione di andare a risparmiare qualcosa, ma di fatto spendendo di più. Senza contare il lato alimentare: Se sei abbastanza fortunato la dieta non la fa il PTC, ma comunque devi pagare a parte un nutrizionista. Potrebbe essere uno che scegli tu o uno che ti viene proposto, ma i soldi che escono sono comunque tuoi; in più, compri con i tuoi soldi gli integratori sul sito consigliato usando il codice sconto “PTCOGLIONE10”. Come se servissero a “prescindere” dei bibitoni piuttosto cari per stare bene. Ci son ovviamente situazioni in cui serve integrare qualcosa, ma vanno esplorate con una figura sanitaria e – SPOILER – non ci sono bevande (legali) che fanno dimagrire. Ma fanno alleggerire il portafogli in maniera miracolosa.

6. “se io ero te…” “no pain, no gain”

Il PTC non ha nessuna istruzione, in genere nella vita ha fatto palestra e non ha altre esperienze. Si comporta in genere come un animatore del villaggio turistico in cui hai fatto le vacanze. Se sei fortunato magari tira giù ragionamenti plausibili, ma non ci fare conto, spesso è solo un tizio che ha visto video e ripete cose dette dai bodybuilder americani (che non capisce perché già non sa l’italiano, immagina l’inglese), senza ovviamente contare tutto quello che c’è dietro un campione di BodyBuilding, dal doping al giro di affari che ti permette di fare una vita orribile ed affrontare tutti i problemi psicomotori del caso.

Praticamente, guarda video e mischia esercizi senza nessuna logica, giusto per fare cose sempre nuove per tenere alto il divertimento finché i danni saranno maggiori dei benefici e dovrai ricorrere a tutti quei metodi miracolosi per fa passare il problema: cambiare palestra e bloccarlo su Whatsapp, sui social e mettere il suo numero in Lista Nera.

7. “faccio questo lavoro da anni” “quando ho fatto il primo corso…”

Esattamente, da quanto tempo non fa un corso il PTC? Nel mondo del lavoro (in cui non rientrano quelli a cui dai la paghetta ogni lezione) è previsto un costante aggiornamento professionale, con le categorie legate alla salute che hanno proprio un tot di crediti formativi da fare ogni anno.

Però, nel mondo del fitness, basta essere grossi, farsi qualche punturina e spingere un po’ di ghisa per essere sicuri di essere aggiornati. Nel caso in cui non bastasse, ci sono le modelle su instagram che fanno tanti esercizi carini – di cui, complice anche il punto precedente, non è spesso in grado di capire il ragionamento dietro o di adattare al cliente.

Un Personal Trainer che non faccia ALMENO 2 corsi all’anno probabilmente ha una visione del proprio lavoro assolutamente vetusta e legata a delle metodologie antiche. E se fa qualche esercizio diverso da quelli della sala pesi, lo fa probabilmente di merda, non riuscendo a capire come e dove sbaglia, e senza poter correggere le tue esecuzioni, andandoti a creare problemi e dolori che spesso cronicizzano. Sapessi quanti clienti di PTC ho avuto il piacere di allenare per risolvere i problemi. E da qui ci colleghiamo al prossimo punto:

8. “è normale che ti faccia un po’ male dopo che alleni, hai le spalle deboli, adesso le lavoriamo”

Invece di stare meglio, accusi spesso dolori nuovi. Non muscolari e neanche momentanei ma come dei fastidi costanti a spalle, gomiti, ginocchia e schiena. Dopo poco tempo, ti rendi conto che la mobilità è diminuita, o che prendere in mano un peso, il cane che tira o muoverti di scatto per non cadere diventa doloroso. Il “disconfort” che provi non è niente altro che la proiezione di quanto sia coglione il tuo PTC. Se l’attività fisica dovrebbe essere salute, fare movimenti sbagliati è la via più veloce per farsi male e smettere di allenarsi.

Questo spesso viene nascosto al cliente con una serie di scuse la responsabilità del Personal Trainer che vive di dogmi e fa fare esercizi potenzialmente dannosi?

9. “questa stanchezza cronica non esiste, sono solo scuse” “che c’entra l’endometriosi?” “ma sentita questa fibromialcosa…”

Se hai qualche problema specifico, il PTC probabilmente non ne ha mai sentito parlare: che sia qualche sindrome rara, una particolare piccola malformazione della colonna o anche una fascite plantare, il PTC non ne ha mai sentito parlare. Anzi, vuole convincerti a non pensarci, ad allenarti comunque (visto che lo paghi ad ora) e cerca di sminuire il tuo disagio, spesso in modo offensivo tipo “non fare la lamentela” o dandoti della persona viziata. Se sei una donna, questo probabilmente è moltiplicato per 100. Questo è in parte colpa della frase più da coglione del mondo “No pain No gain”, che associa il dolore e la sofferenza ai risultati, e in parte della carenza di una formazione specifica sulle patologie che si potrebbero incontrare normalmente. Dopotutto, quando fa il suo vero lavoro, queste cose gliele dice il suo capo per non farlo andare in malattia.

10. “ma lei si è impegnata di più” “tu sei un Hard-Gainer, non è così facile”

Hai visto i risultati nella sua pagina, magari dimagrimenti veloci e fantastici, ma dopo 4-5 mesi ancora non hai raggiunto gli obbiettivi prefissati. Oppure sei messo a stecchetto e perdi peso ma resti sempre impedito a fare alcune cose, l’equilibrio non arriva l’unica differenza dall’inizio del percorso è il saldo in banca. Lui si che è dimagrito.

Questo perché spesso i “Prima/Dopo” che vediamo sui social sono ritoccati con tecniche di Luci e Photoshop, perché c’è chimica dietro o altre 1000 ragioni. Anche i professionisti a volte si “deprimono” quando vedono certi cambiamenti così rapidi e precisi, questa è la verità. Nessuno è al sicuro dalle paure del tempo dei Social, anche chi conosce bene il settore.

Punto BONUS: “con questo cliente ci ho messo x tempo, e dopo…”

I risultati di cui si vanta il PTC sono i TUOI. Non i suoi.

Le sue pagine sono piene di risultati di clienti, ma invece di festeggiare con loro il successo di un percorso condiviso, si prende i meriti e gli onori per qualche fantomatico programma di dimagrimento – sicuramente non suo – e lo fa passare come un proprio successo personale.

Mentre il PTC si faceva le punturine e le foto con pizze giganti vantandosi dei suoi “cheat meal”, tu eri lì a mangiare verdurine scondite, riso e pollo, a rischiare le spalle con esercizi idioti e prenderti le urla in mezzo alla sala, pagando negli spogliatoi i due spicci. Ti illude che i risultati arrivino col duro lavoro, cosa vera in parte, ma ti cerca di vendere i SUOI risultati, come se tu fossi uguale a lui o avessi gli stessi obbiettivi di salute.

Troppe volte ho visto donne sviluppare una iperlordosi al limite del pericoloso e vedersela declassata a “gluteo più grande”. O persone che volevano solo stare in forma trovarsi a fare mesi e mesi di taglio del peso con i reni devastati dai diuretici e arrivare all’estate con gli addominali fuori, ma il fegato bianco e il sangue nelle feci.

Io lo chiamo “Sindrome della Parrucchiera”. Hai presente quando entri nel salone e dici “solo una spuntatina” e torni a casa con i capelli di un altro colore? Lo stesso capita con i PTC. Se fanno BodyBuilding, ti preparano per le gare. Se fanno corsi, ti fanno i corsi. Se, come spesso avviene, fanno schifo, ti fanno male.

Questo solo per poter mettere due fotine per far abboccare altre persone sognanti.

Per allenare la tua salute, rivolgiti a chi ha come unico interesse il tuo benessere, il tuo successo e soprattutto chi non confonde i SUOI obbiettivi con i TUOI.

Lascia i tuoi contatti per richiedere il nostro materiale conoscitivo.

Allena la TUA salute

Stefano

Disclaimer: Nessun PTC è stato maltrattato nella stesura di questo elenco.

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